Napoli, ‘La banalità del male’, dai diari di Anne Frank ed Etty Hillesum, a San Giovanni a Teduccio

Per la rifondazione di una memoria civile: La banalità del male, dai diari di Anne Frank ed Etty Hillesum, a San Giovanni a Teduccio in occasione della Giornata della Memoria.

Napoli, 27 Gennaio 2019, h 18.00, Figli in Famiglia Onlus, via Ferrante Imparato, 111, San Giovanni a Teduccio: “La banalità del male”, dai diari di Anne Frank ed Etty Hillesum, regia di Luca Gatta.

In occasione della Giornata della memoria 2019 coop. En Kai Pan, in collaborazione con Figli in Famiglia Onlus e con il patrocinio del Comune di Napoli, presenta lo spettacolo La banalità del male, di Associazione Teatrale Aisthesis, drammaturgia e regia di Luca Gatta, in scena il 27 gennaio alle 18.00, presso i locali di Figli in Famiglia Onlus, a San Giovanni a Teduccio. Lo spettacolo è l’anteprima di una rassegna dedicata alla Memoria Civile e che si svolgerà da gennaio a maggio nei locali di Figli in Famiglia Onlus, a San Giovanni a Teduccio. In occasione della presentazione del progetto, domenica 27 lo spettacolo sarà seguito dal dibattito a ingresso libero, aperto a tutta la cittadinanza, “Memorie civili, la memoria come strumento di trasformazione”, organizzato da coop. En Kai Pan, Figli in Famiglia Onlus e Libera Campania.

La banalità del male è uno spettacolo che nasce dal montaggio e dalla mise en espace dei diari di Anne Frank ed Etty Hillesum e che comprende l’inserzione di musiche della tradizione Yiddish e di proiezioni multimediali di carattere documentaristico. Lo spettacolo nasce dalla necessità di ampliare la prospettiva sulla Shoah in occasione della celebrazione annuale della Giornata della Memoria e non solo, con l’obiettivo di coinvolgere la Comunità, soprattutto le giovani generazioni, ai temi della trasmissione della memoria e dei valori civili dell’Europa attraverso l’esperienza del teatro.

Anne Frank ed Etty Hillesum sono due delle voci femminili più importanti sulla Shoah. Le due autrici condivisero, oltre che l’esperienza della deportazione in campo di concentramento, anche la stessa città, Amsterdam, dove vissero in strade vicinissime, senza mai incontrarsi.

Le voci di Anne e di Etty sono molto diverse: Anne è un’adolescente piena di vitalità, che cerca di esplorare tutte le emozioni della sua età pur nella condizione clandestina in cui è costretta; Etty è una giovane donna di ventisette anni che ha alle spalle una serie di esperienze traumatiche legate sia alla famiglia che alle relazioni amorose e che la rendono tormentata e fragile. Anne lotta per sopravvivere, ribellandosi all’ingiustizia della sua condizione e riuscendo già a prefigurarsi il futuro in cui l’Europa sarà liberata dal nazismo. Etty intraprende un complesso percorso spirituale che la porta, infine, nel 1943, a partire volontaria per Westerbrok – il campo in cui transitavano gli ebrei olandesi in attesa della deportazione in Polonia – per portare conforto agli ultimi e prendere su di sé il peso del dolore dell’umanità intera, convinta che questa sia l’unica via per la redenzione dell’Europa.

Il regista Luca Gatta, oltre alla selezione e al montaggio dei testi, ha costruito uno spazio scenico che fonde e incrocia la soffitta di Anne con la cameretta di Etty, in modo da rendere visibile e concreto, il dialogo tra le due autrici. I confini di questo spazio vengono, poi, continuamente sfondati dall’intervento delle proiezioni multimediali e dalle musiche, anche queste ispirate al mondo Yiddish e, in particolare, agli spartiti ritrovati nei campi di concentramento dopo la Liberazione. Lo spettacolo, il cui primo nucleo è stato presentato il 27 gennaio del 2012 ad Avellino in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, in collaborazione con il Comune di Avellino, è nato all’interno del LICOS (Laboratorio Internazionale di Composizione Scenica) diretto da Luca Gatta, nel lavoro di formazione di giovani allievi attori provenienti dalla Campania, dalla Basilicata e dalla Puglia.

Il dibattito “Memorie civili, la memoria come strumento di trasformazione”, promosso e organizzato in collaborazione con Libera Campania, sarà l’occasione per discutere con il pubblico del ruolo della memoria civile inteso come strumento di trasformazione dei territori e come mobilitazione delle coscienze e per presentare la rassegna di memoria civile che si svolgerà fino a maggio nei locali di Figli in Famiglia Onlus.

Figli in Famiglia Onlus è nata nel 1983 a San Giovanni a Teduccio, grazie all’impregno di alcuni giovani in risposta al degrado ambientale e sociale del territorio. È costituita legalmente dal 1993 ed è diretta da Carmela Manco. Figli in Famiglia sostiene l’individuo nella crescita e nella riscoperta della sua dignità, lo aiuta a vedere modelli di vita alternativi a quelli che l’ambiente che lo circonda gli propone, restituendogli la possibilità di scegliere consapevolmente il proprio progetto di vita.

L’evento è inserito nella programmazione del Comune di Napoli per la Giornata della Memoria 2019. Lo spettacolo La banalità del male sarà in replica per le scuole medie inferiori e superiori le mattine del 30 e 31 gennaio.

INFO E PRENOTAZIONI

La banalità del male

Spettacolo e aperitivo

Domenica 27 gennaio 2019, h. 18.00,

Figli in Famiglia Onlus, via San Ferrante Imparato 111, San Giovanni a Teducci, Napoli

Biglietti: intero 12,00 €

La biglietteria aprirà alle h. 17.30

È consigliata la prenotazione

mail: info@enkaipan.com

tel: +39 339 623 5295

web: www.enkaipan.com

  

DIBATTITO

Memorie civili, la memoria come strumento di trasformazione

Domenica 27 gennaio, h. 19.00 (dopo la fine dello spettacolo)

RELATORI:

Carmela Manco, Presidente Figli in Famiglia Onlus

Fabio Giuliani, Referente regionale Libera Campania

Luca Gatta, Associazione Teatrale Aisthesis

Tiziana Sellato, coop. En Kai Pan

 

INGRESSO LIBERO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!