Terra di nessuno – Racconto di un Natale che fermò la guerra: in scena la narrazione di un episodio che ha segnato la prima guerra mondiale

L’Associazione di Promozione Sociale APS Memento, venerdì 13 dicembre, alle ore 19:30, a Scafati, presso i locali della Sala ‘Don Bosco’, in piazza V. Veneto, presenta lo spettacolo dal titolo Terra di Nessuno – Racconto di un Natale che fermò la guerra. L’iniziativa, organizzata dall’associazione scafatese, consisterà in un racconto a due voci della tregua di Ypres, episodio avvenuto durante la prima guerra mondiale.

Terra di Nessuno, scritto e diretto da Elio Goka, sarà interpretato dall’autore e da Davide Speranza, scrittore e giornalista. La narrazione sarà strutturata sulle fonti storiche, letterarie e documentali. In particolare, sulle testimonianze dei soldati al fronte e degli epistolari diffusi dai giornali dell’epoca e giunti a noi anche attraverso la pubblicazione di romanzi e testi storiografici. La scelta del tema trattato abbraccia gli argomenti e le sensibilità al centro dei progetti associativi di APS Memento, nonché delle tematiche che riconducono ai significati e alle testimonianze della memoria storica.

La narrazione si svilupperà a due voci, quasi a mo’ di spettacolo teatrale. La scrittura originale del testo si accompagnerà alle lettere dei soldati al fronte ed è interamente basata su aneddoti realmente accaduti. Secondo le intenzioni dell’autore, “È stato scelto di raccontare quello che avvenne nei giorni intorno al Natale del 1914 per far visita alle ostinazioni di un’epoca che ha generato altre epoche altrettanto ostinate. La prima guerra mondiale, probabilmente, ha cambiato l’umanità. Le generazioni che l’hanno raccolta come un grande racconto, possono considerarla soltanto come tale. Un insieme di esperienze così intenso e drammatico può affidare la sua comprensione soltanto a chi lo ha vissuto. Una grande tragedia in forma di romanzo. Un mito nero che si è tirato dentro tutto. Pure il coro è stato condotto sul campo di battaglia. E l’esodo non ha mai trovato compimento. La “Grande guerra”, come la seconda, è come se non avesse avuto fine. Raccontare quello che è avvenuto nel Natale del 1914 significa rievocare la prodigiosa anomalia che illumina quel nero assoluto di quel conflitto. Un’azione rivoluzionaria e dolcissima. Durata poco, ma destinata a restare nella storia per sempre. Ypres, come tutti gli altri episodi che restituirono momenti di grande umanità negli anni della guerra, porta con sé significati profondissimi. Il senso del dovere, lo spirito di sacrificio, il riconoscimento dell’uomo sulla linea confine che separa l’amicizia dall’inimicizia e la sospensione di una certa obbedienza, involontariamente, colpiscono le certezze di un potere che nessuno sa come si ridurrebbe se si vedesse disarmato da un momento all’altro, senza poter più colpire e sanzionare chi gli disobbedisce. Questa è Ypres e questa è la grandezza, una grandezza letteraria, che si portano dietro i suoi protagonisti.”

– INGRESSO LIBERO –

Per informazioni:

APS Memento

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