Trame – cinema e periferia a Casalnuovo di Napoli

Il cinema ha l’obbligo morale di lottare affinché si creino le condizioni per trasformare la realtà, per agire con coraggio, con una nuova concezione di solidarietà
Cesare Zavattini

Mentre apprendiamo che A Ciambra di Jonas Carpignano, ambientato nel mondo della comunità rom di Gioia Tauro, viene prescelto come titolo italiano in corsa per l’Oscar (ma solo il 23 gennaio, con l’annuncio delle nomination definitive, sapremo se il film concorrerà o meno per la celebre statuetta), al Magic Vision, unica multisala presente a Casalnuovo, domani partirà una serie di proiezioni e di incontri che pongono al centro il tema della periferia e della marginalità nel cinema italiano contemporaneo.

Gli incontri sono organizzati dall’associazione TARE – Terapie Artistiche per Ricoveri Emozionali, l’associazione RES – Rete di Elaborazione Sociale e l’I.S.I.S Giancarlo Siani e saranno l’occasione sia per parlare delle periferie, luoghi che sono creati prima ancora che dimenticati dal potere politico ed economico, sia per dare spazio ad un cinema di grande qualità ma che è a sua volta marginalizzato, messo – per così dire – nella periferia della distribuzione. Si tratta di opere, in alcuni casi inedite, in altri comparse nelle sale per pochissimo tempo, destinate purtroppo ad una distribuzione-lampo per dare spazio a film maggiormente inseriti nel sistema, i quali risultano spesso di qualità assai discutibile. Proviamo a fare qualche titolo: si parte martedì 3 ottobre con Per un figlio esordio di Suranga Deshapriya Katugampala, regista italiano di origine cingalese per continuare con Il futuro è troppo grande di Giusy Buccheri e Michele CitoniThe first shot di Federico Francioni e Yang ChengMediterranea di Jonas Carpignano (il 10 ottobre), Loro di Napoli di Pierfrancesco Li Donni, in programma il 17 ottobre, Moj Brate di Nazareno Manuel Nicoletti e proprio il già citato A Ciambra che chiuderanno la manifestazione il 24 ottobre.

Per tutti i film, ad eccezione di quelli di Carpignano, sarà prevista la presenza in sala dei registi, che introdurranno i film insieme ad alcuni critici cinematografici con i quali interloquiranno. Non solo: la rassegna (il cui programma può essere letto andando sul sito: https://tramecinemaperiferia.wordpress.com/programma/) prevede anche la proiezione di una serie di cortometraggi di giovani autori italiani e la visione del documentario Il Castello di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti. Insomma, è una bella occasione per dimostrare di avere a cuore il buon cinema nostrano, partecipando a questo intrigante ed affascinante percorso di scoperta. “Trame” può essere l’occasione per una duplice trasgressione rispetto ai soliti sistemi di fruizione da parte dello spettatore: da un lato, si vanno a vedere opere cinematografiche che osano mettere in discussione i sentieri battuti da buona parte della cinematografia nostrana (ormai dominata da uno stantio “commedificio”); dall’altro lato, ci si sposta fisicamente dal centro alla periferia per poter godere della visione del film.

Ma non si tratta solo di questo: l’obiettivo dichiarato è quello di proporre un progetto cinematografico di ampio respiro che propone, oltre alla fruizione, anche una serie di laboratori dedicati agli studenti dell’I.S.I.S. Giancarlo Siani di Casalnuovo di Napoli, incontri tesi ad amalgamare arte e visione in un’ottica di fruizione e creazione consapevole: formazione al linguaggio audiovisivo, Laboratorio di Screenwriting, Laboratorio di Filmmaking. Tutto questo nell’ottica di una valorizzazione del cinema come forma di svago e intrattenimento ma anche come strumento di conoscenza ravvicinata e di sviluppo di un pensiero critico. In poche parole, il cinema è il mezzo per uscire dalla caverna, per spezzare le catene e aprirsi al mondo.

Se dite di voler bene al cinema italiano, questo è il momento di dimostrarlo. Se volete vedere opere cinematografiche di alto livello che hanno circolato poco o nulla ma avrebbero meritato miglior fortuna distributiva, questa è l’occasione.

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